|
Giorgio Vasari racconta, nelle sue Vite de' più eccellenti architetti, pittori et scultori italiani da Cimabue insino a' tempi nostri (1550, e poi, riveduta e accresciuta, 1568), del lavoro di Masaccio sugli affreschi della Cappella Brancacci nella chiesa del Carmine di Firenze. L'affresco di Masaccio sulla porta del convento, ispirato alla festa della consacrazione della chiesa, è andato perduto alla fine del Cinquecento. |