La Chiesa Nel Rinascimento

Hussiti

Hussiti I seguaci di Jan Hus che, all'inizio del XV secolo, diedero vita in Boemia a un movimento di riforma religiosa, sviluppatosi come motivo di rivendicazione dell'identità nazionale dopo che Hus venne arso sul rogo durante il concilio di Costanza nel 1415. I seguaci di Hus rifiutarono i decreti del concilio e organizzarono la resistenza sintetizzando il loro programma nei Quattro Articoli di Praga che, redatti nel 1420, invocavano per i sacerdoti la libertà di far conoscere ai fedeli le Scritture, l'Eucaristia nella sua forma simbolica del pane e del vino, e la povertà del clero, con la restituzione dei beni ecclesiastici ai proprietari laici. A queste rivendicazioni si limitò la fazione moderata del movimento, quella degli utraquisti (dal latino utraque, "entrambe le cose", in riferimento all'Eucaristia sotto due specie), mentre l'ala più radicale dei taboriti – "monte Tabor", il luogo della trasfigurazione di Cristo, fu chiamato il loro quartier generale alle porte di Praga – invocava l'abolizione dell'abito ecclesiastico e della liturgia latina, attaccando anche la monarchia e il sistema feudale, in una visione che presentava alcuni elementi tipici del millenarismo.

Quando l'imperatore Sigismondo assunse il titolo di re di Boemia nel 1419, gli hussiti boemi avevano ormai raggiunto una certa indipendenza e, di fronte alla crociata scatenata contro di loro da papa Martino V, riuscirono a infliggere alle armate imperiali alcune pesanti sconfitte nella prima fase delle cosiddette guerre hussite. Abbandonando l'atteggiamento iniziale, unicamente difensivo, gli hussiti, guidati da Jan Zizka, consolidarono le proprie posizioni eliminando i focolai di dissenso ed espellendo dalla Boemia migliaia di tedeschi ostili al movimento, fino ad attaccare, con Procopio il Grande, le roccaforti cattoliche della Slovacchia, della Slesia e della Lusazia.

Nel 1431 il concilio di Basilea riconobbe agli hussiti il diritto all'Eucaristia sotto forma del pane e del vino, e questo compromesso portò a una coalizione fra cattolici e utraquisti, oltre alla sconfitta dei taboriti nella battaglia di Lipany del 1434, nella quale cadde anche Procopio. Guidati da Jan Rokycana, i dissidenti ottennero una sostanziale autonomia nell'ambito del cattolicesimo, dando vita a una Chiesa nazionale boema, riconosciuta di fatto con la nomina dello stesso Rokycana ad arcivescovo nel 1435 e con la ratifica, nel 1436, del trattato noto come "Compactata di Praga". Dopo il passaggio di molti hussiti al luteranesimo nel XVI secolo, la Chiesa cattolica di Boemia mantenne l'indipendenza da Roma fino al 1620

 

 

"Hussiti"Microsoft® Encarta® Enciclopedia Online 2002
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